Giovedì 21 marzo presso la piscina Nicodemi di via Bottiglieri 1 a Salerno, in occasione della “Giornata Mondiale contro il Razzismo”, è stata presentata la Terza edizione del concorso “Uno slogan contro il razzismo”, indetto dalla Rari Nantes Nuoto Salerno, con il patrocinio dell’Associazione Aibi amici dei bambini e dell’associazione Onmic Opera Nazionale Mutilati e Invalidi Civili.
La novità di questa edizione è che sarà aperta a tutti i ragazzi fino ai 14 anni di età tesserati con la FIN (Federazione Italiana Nuoto) e agli alunni delle scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado della città di Salerno. I ragazzi potranno partecipare ideando uno slogan originale, o in alternativa un disegno per gli under 10, che richiami il tema della lotta al razzismo. Per prendere parte al concorso è necessario ritirare la scheda di partecipazione presso la segreteria della piscina Nicodemi a Salerno, in via Bottiglieri 1, oppure scaricarla dal sito internet della Rari, all’indirizzo www.rarinantesnuotosalerno.com. Gli elaborati dovranno essere consegnati presso la segreteria della piscina Nicodemi, oppure inviati via mail all’indirizzo rarinantesnuotosalerno@hotmail.it entro e non oltre il giorno 30 di aprile. I vincitori, scelti da una giuria indipendente, saranno premiati con dei buoni libro il giorno il giorno 11 maggio alle ore 17,30 alla piscina “Simone Vitale” di Salerno, prima della partita di serie A2 tra Rari Nantes Salerno e T-gropup Arechi.
A presentare l’iniziativa era presente anche l’assessore allo Sport del Comune di Salerno Angelo Caramanno: “È sempre un piacere partecipare a iniziative di questo genere. È importantissimo lanciare questi messaggi ai giovani e noi, come istituzione, non possiamo che essere vicini a chi si impegna per trasmettere messaggi positivi. Il razzismo è una piaga che non ha solo a che fare con la razza o il colore, ma con ogni forma di discriminazione. La Rari come sempre è in prima linea e non solo contro il razzismo. Se si lavora tutti assieme sono sicuro che si possono raggiungere grandi risultati”.
A fare da padrone di casa il presidente della Rari Nantes Nuoto Salerno Enrico Gallozzi, che ha ribadito la mission che la società giallorossa si sforza di portare avanti da tanti anni: “Oggi più che mai viviamo un tempo di contrapposizioni esasperate, che ci spinge verso l’egoismo e la chiusura. Da sempre la Rari Nantes Salerno, oltre ai valori propri della pratica sportiva, si impegna perché attraverso lo sport possa diffondersi una cultura legata alla solidarietà, all’inclusione e all’accoglienza. La Giornata Mondiale contro il Razzismo è una ulteriore occasione per trasmettere ai giovani questi valori, per renderli buoni atleti oggi, e ottimi uomini domani. Questa è per la Rari Nantes la sfida più importante”.
Antonella Spadafora: “Anche quest’anno Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini aderisce con piacere all’iniziativa della Rari Nantes Nuoto Salerno per dire no al razzismo. Quando sono soprattutto i più piccoli ad affermare il principio di uguaglianza e di non discriminazione, la loro voce arriva pulita e limpida e non può essere taciuta. Questo concorso ha proprio questo obiettivo: farci guidare dalla sensibilità dei bambini e apprendere noi adulti da loro su un tema che ancora divide le coscienze. Quest’anno, con il coinvolgimento delle scuole, saranno molte di più le voci unite in un unico slogan: stop al razzismo!”
Tea Luigia Siani: “Come Onmic siamo orgogliosi di far parte per il terzo anno consecutivo dell’iniziativa della Rari Nantes Salerno Uno slogan contro il razzismo. Queste iniziative sono molto importanti per promuovere tra le nuove generazioni la cultura dell’integrazione che non è altro che l’impegno a rendere normale domani quello che ieri sembrava impossibile”.
Luca Malinconico: “Come presidente della Fin provinciale di Salerno non posso che appoggiare pienamente questa iniziativa, e tra,mite me arriva il supporto anche del presidente regionale Paolo Trapanese. È importante lanciare questi messaggi ai ragazzini quando sono ancora piccoli, in modo che possano acquisire fin da subito la giusta mentalità e capire quali sono le cose importanti. E tocca a noi adulti trasmettere questi messaggi positivi, facendolo in modo che loro possano capire”.